Film: American History X (1998)
Voto: 7.5/10
Regia: Tony Kaye
Cast: Edward Norton, Edward Furlong
Lingua: Inglese
“Hate is baggage”
Il film che sto per recensire è sicuramente molto forte, ma
penso che ogni singola persona debba vederlo almeno una volta nella vita. “American
History X” parla di una realtà che molti di noi non vogliono ammettere, quella
del neonazismo, quella del ritorno a ideali corrotti che sembravano dimenticati
da tempo. Proprio per questo è fondamentale guardarlo, per capire che questi
scenari sono invece molto vicini a noi e dobbiamo perciò imparare e non
ripetere gli stessi errori.
Il film ha una fotografia molto particolare, poiché passiamo
da sequenze in bianco e nero a sequenze a colori. Questo va interpretato come una
soggettiva continua, quella di Derek: lui prima del carcere vedeva il mondo separato,
bianchi e neri, buoni e cattivi, nessuna sfumatura di grigio nel mezzo. Quando
esce di prigione, capisce di aver sbagliato tutto e che la sua visione del
mondo era sbagliata, poiché sbagliato giudicare qualcuno basandosi sul colore
della pelle, è così capace di vedere di nuovo il mondo a colori. Il regista e
DP Tony Kaye sta quindi facendo l’occhiolino a Kant con questa mise en scène,
facendo vedere quanto il mondo cambi a seconda del filtro che abbiamo davanti ai
nostri occhi.
Penso che questo film debba essere obbligatorio a scuola, perché
non è “una bugia per raccontare la verità” come magari lo sono film quali “La
vita è bella” o “Schlinder’s List”, è un film veritiero che colpisce a fondo
nella nostra sensibilità, lasciandoci a bocca aperta. I film nominati in precedenza
sono da me ritenuti dei capolavori, ma non sono chiari nel lasciare il loro
messaggio quanto lo è questo. “American History X” è IL film che ti
lascia pensante, dubbioso e con una frase scritta nel cuore: “l’odio è una
palla al piede, la vita è troppo breve per essere sempre arrabbiati.”
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