Poco tempo fa ho visto Top Gun: Maverick , e mi è piaciuto. Molto anche. L'ho trovato un film solido, capace di alternare momenti delicati e sottili a momenti di sorprendente intensità. Ma a quanto pare la mia non risulta un'opinione condivisa: ho visto il web pullulare di odio nei confronti di questo film, per il semplice motivo di… Esistere? Parliamoci chiaro, io sono la prima persona che dice "Solo perché possiamo fare una cosa, non vuol dire che la dobbiamo fare", ma Top Gun: Maverick non ha bisogno di giustificare la sua esistenza, nella mia opinione questo film ha pieno diritto a un posto di fianco a tutti gli altri film usciti nel 2022, non solo per l'eccellenza tecnica raggiunta nel film (una regia e un montaggio forse unici nel loro genere e in senso positivo) ma anche perché abbiamo ancora bisogno di film che ci ricordino cosa sia lo storytelling lineare, semplice e concreto. In questa mia riflessione, che non mi sento di chiamare recensione, perché è
Film : Nomadland (2020) Voto : 7.5/10 Regia : Chloé Zaho Cast : Frances McDormand, David Strathairn, Linda May Lingua : Inglese “Home, is it just a word? Or is it something that you carry within you?” “Nomadland” è il film che tutti hanno esaltato da subito come nuovo capolavoro cinematografico, conquistando premi su premi e ottenendo l’approvazione sia da parte della critica che da parte del pubblico. Ma, secondo me, la grandezza di questo film non sta tanto nella vera messa in scena, quanto nella realtà degli eventi che racconta, così vicini eppure così lontani a quelli che stiamo vivendo ora. Ma andiamo con ordine: di cosa parla Nomadland? È la storia (basata su fatti realmente accaduti) di Fern (Frances McDormand), una donna che in seguito agli eventi della Grande Recessione e alla morte del marito, decide di mettere tutto nel suo furgone e partire alla scoperta del mondo intorno a lei. Diventerà così un “nomad”, una persona che segue uno stile di vita diverso dagli